Sul Consiglio comunale del 29 novembre
Martedì sera si è riunito il Consiglio comunale nel quale si sono discussi e votati il documento contenente le linee programmatiche di mandato dell’Amministrazione e il documento unico di programmazione (DUP) che ne deriva.
Atti di fondamentale importanza per la Città, che guideranno l’azione di governo nei prossimi anni, definendo visione, strategie, obiettivi e priorità dell’Amministrazione e della sua maggioranza.
Prima di esprimere una valutazione sui documenti che siamo stati chiamati a esaminare, teniamo a ribadire il nostro rammarico per la decisione presa dai consiglieri di maggioranza di non discutere gli emendamenti che abbiamo presentato, fuori dai termini, come gruppo consiliare. Sia chiaro, tale decisione è formalmente legittima, tuttavia spiace che il nostro tentativo di portare un contributo alle linee programmatiche di governo sia stato così boicottato dalla maggioranza, appigliandosi a motivazioni esclusivamente formali.
I nostri consiglieri avevano infatti presentato, il 17 novembre, 8 proposte emendative di integrazione al programma, con un ritardo del quale ci assumiamo la piena responsabilità e che però non impediva che tali proposte venissero discusse in Consiglio, che avrebbe comunque potuto esaminarle e votarle, con il consenso dei consiglieri. Tuttavia, la maggioranza tutta ha scelto di non consentire nemmeno la discussione e quindi di sottrarsi al confronto, pur condividendo alcune delle stesse proposte, come più volte riferito. A maggior ragione ci chiediamo il perché di questa scelta. Si sarebbe potuto discutere e poi scegliere se approvare o meno i nostri emendamenti, invece si è - legittimamente, ma opinabilmente - scelto di impedire il confronto.
Quanto alle linee programmatiche in sé, non possiamo nascondere una certa difficoltà nel valutarle ed esprimerci sui contenuti. Se il programma elettorale della coalizione che governa la città ci aveva stupito per la presenza di alcuni impegni molto precisi e di altri presi troppo alla leggera, oggi il documento che porta questi impegni in Consiglio perde completamente di concretezza, divenendo un programma amministrativo troppo generico, che non chiarisce, non entra nel merito delle scelte e delle decisioni e che omette molti di quegli stessi impegni assunti in campagna elettorale. Buona parte delle considerazioni e delle visioni che vengono descritte nel programma sono certamente condivisibili, forse fin troppo per non destare il sospetto che siano anche estremamente generiche e ampie. Con i nostri 8 emendamenti abbiamo cercato di dare il nostro contributo e presentare semplici integrazioni che avrebbero portato, in piccola parte, una maggiore chiarezza e che riprendevano alcuni degli impegni che erano stati descritti sul programma elettorale della stessa maggioranza.
Esaminate le linee programmatiche, speravamo di trovare risposte ai nostri dubbi all’interno del DUP (come ci era stato promesso), ma così non è stato. Il documento che dovrebbe rappresentare la guida strategica e operativa delle politiche pubbliche cittadine e individuare gli obiettivi da perseguire è, purtroppo, lacunoso e presenta perfino numerosi errori e refusi.
Basti sapere che nella sezione operativa - che indica e predispone le modalità e le azioni che i tecnici devono adottare per raggiungere gli obiettivi preposti - manca qualsiasi riferimento ai diritti e alle politiche sociali (parliamo di nidi, politiche per le famiglie, la disabilità, gli anziani, di contrasto all’esclusione sociale, per l’abitare, di genere e di accoglienza).
Insomma, anche il DUP è, purtroppo, deludente e non fornisce un’indicazione chiara dell’idea di Città di questa Amministrazione.
Per questi motivi abbiamo convintamente votato contro entrambi i documenti.
A cinque mesi dalle elezioni e dall’insediamento della Giunta e del Consiglio abbiamo ampiamente avuto modo, in diverse occasioni, di comprendere ciò che questa Amministrazione NON vuole. Ora crediamo che non si possano più eludere le domande e le richieste che noi e tutti i cittadini e le cittadine di San Donato poniamo a chi oggi governa la Città. Chiediamo chiarezza e disponibilità al confronto (finora mancate).
Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di minoranza con serietà e coerenza, affrontando le complessità e portando il nostro contributo per il bene di San Donato.
Partito Democratico San Donato Milanese
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