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Soglie di rumore




Siamo preoccupati per la proposta dell’Amministrazione Squeri di approvare un nuovo "Piano di Zonizzazione Acustica", che prevede un innalzamento delle soglie di rumore massimo in diverse aree della città.

Purtroppo, non è la prima volta che questa Amministrazione prende decisioni rilevanti senza un adeguato confronto con i cittadini e senza spiegare con chiarezza e trasparenza le conseguenze che tali provvedimenti possono avere. Anche in questa occasione, manca una esplicita giustificazione per un cambiamento che rischia di impattare negativamente sulla qualità della vita dei sandonatesi.

Nelle settimane passate abbiamo raccolto le firme per presentare un’osservazione al piano e bloccare la nuova zonizzazione acustica, mantenendo le attuali soglie di rumore. Stiamo ascoltato i timori dei residenti, cittadine e cittadini preoccupati per le possibili conseguenze di un aumento del rumore, che certamente impatta sulla vivibilità di un quartiere.

L’Amministrazione comunale riconsideri questa scelta, presa apparentemente senza alcun motivo valido e certamente non condivisa con la Città.

Chiediamo di sospendere l’iter e di aprire un confronto con i cittadini. Ci auguriamo che il Sindaco Squeri e la sua Giunta si dimostrino aperti al dialogo.

Sul vigente piano invece occorre fare chiarezza.

Questo era stato approvato a novembre 2014 (Delibera CC 42 del 18/11/2014), senza alcuna osservazione presentata da parte dei cittadini, e con il voto favorevole di tutto il Consiglio Comunale ad eccezione di un’astensione (di un Consigliere del M5S). Lo stesso Piano era stato adottato nel dicembre 2013 (Delibera CC 41 19/12/2013), quando i Verdi erano a pieno titolo rappresentati in Giunta da Simona Rullo, Vicesindaca, e in Consiglio Comunale da Marco Menichetti, e nemmeno allora furono sollevati elementi di criticità. Ci chiediamo quindi perché ora diano alla stampa una versione diversa dei fatti.

Il Piano di zonizzazione approvato nel 2014 era conseguente ad un PGT realizzato dalla Giunta di centro-destra nel 2012 e le modifiche apportate rispetto al Piano ancora precedente erano state necessarie per mantenere la coerenza a quel PGT, oltre che alle norme allora vigenti, come ad esempio per l'area San Francesco o per le zone con un'importante presenza di esercizi commerciali.

Il Piano di zonizzazione acustica non è solo uno strumento tecnico, ma ha anche una valenza politica; l’obiettivo politico del Piano del 2014 era quello di tutelare il più possibile i nuclei abitati e i quartieri residenziali, obiettivo che le modifiche ora proposte disattendono per alcuni condomini già esposti a fonti di rumore come le grandi infrastrutture di mobilità (strade, ferrovie, stazione della metropolitana). Se dal 2014 a oggi sono state realizzate strutture che di fatto aumentano il rumore percepito nei quartieri residenziali, non si dovrebbero alzare ex-lege le soglie massime che i residenti devono sopportare, ma imporre a quelle nuove strutture barriere antirumore o opere di mitigazione per far rispettare la zona acustica assegnata.

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