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Stadio a San Donato: l’Amministrazione è chiusa in se stessa. Squeri si fermi e ascolti i cittadini.



Ci troviamo sbigottiti a commentare l’ennesimo passo affrettato di questa Amministrazione verso l’approvazione di un’opera privata dal gigantesco impatto sulla qualità di vita dei sandonatesi, senza alcun rispetto e coinvolgimento delle istituzioni e dei cittadini.

Stamattina abbiamo appreso dai giornalisti che il Sindaco ha convocato una conferenza stampa, a porte chiuse, per comunicare la valutazione favorevole alla percorribilità del progetto stadio. Ai Consiglieri comunali che hanno chiesto di partecipare è stato negato l’accesso, mentre a cittadine e cittadini non è stato ancora detto nulla, con il progetto che è rimasto fin qui riservato.

Ora il progetto deve essere pubblicato e spiegato ai cittadini, che devono avere voce in capitolo.

Perché il Sindaco, nonostante le promesse, ha scelto di non coinvolgere la Città fin qui in nessun passaggio? Perché non lascia ai cittadini la possibilità di esprimersi su un progetto che - ricordiamolo - triplicherebbe la popolazione ogni weekend e ogni mercoledì sera e porterebbe migliaia di persone ogni giorno a gravitare attorno all’area?

Oggi il Sindaco dice: “anche se dovessero emergere delle sacche di scontento tra i cittadini, noi andremo avanti”*. *Il Cittadino, redazione web, 25/01/24

La Giunta ha scelto di trincerarsi dietro omissioni, riservatezza e arroganza: altro che partecipazione e trasparenza. Sul progetto più importante e impattante della storia di San Donato - persino più impattante di un colosso come il Sesto Palazzo Uffici, che abbiamo combattuto a suo tempo - l’Amministrazione ha scelto di evitare il confronto democratico. Noi continueremo a batterci perché i cittadini vengano coinvolti e ascoltati.

Lo ricordiamo ancora una volta: l’ipotesi stadio si può fermare. Noi siamo pronti a lavorare insieme per una soluzione alternativa.

Questa Amministrazione non viaggia su binari obbligati, tanto che per approvare il progetto, dovrà approvare una variante urbanistica in Consiglio Comunale. Non esistono “impegni precedenti”, non hanno le mani legate. Se vanno avanti, è perché loro ci credono.

Come Partito Democratico stiamo lavorando incessantemente affinché l’Amministrazione di Milano possa convincere i club a rimanere a San Siro, scongiurare scempi urbanistici nell’hinterland (che si tratti di San Donato o di Rozzano) e, allo stesso tempo, risolvere alcune problematiche cittadine che ci trasciniamo da decenni e che senza l’aiuto di Milano non possiamo affrontare efficacemente.

Siamo a disposizione dell’Amministrazione sandonatese per favorire il confronto e collaborare, qualora ce ne fosse la reale volontà, per evitare che questo progetto diventi realtà, lavorando per costruire un’alternativa seria che risolva le criticità di quell’area di confine con Milano.


Circolo PD SDM

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