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Squeri e la maggioranza, con l’astensione di Fratelli d’Italia, bocciano la proposta di referendum



Durante lo scorso Consiglio Comunale, martedì 19 Settembre, il Partito Democratico ha presentato le sue proposte sul tema dello stadio, con un emendamento alla Mozione del Consigliere Forenza (Lega), chiedendo che l’Amministrazione desse il via a un percorso di coinvolgimento, informazione e approfondimento con le cittadine e i cittadini, che si concludesse con un referendum consultivo. Questo avrebbe permesso ai sandonatesi di esprimersi su un progetto che sconvolgerebbe la normalità di San Donato e dei Comuni limitrofi e del quale non si è discusso nell’ultima campagna elettorale, durante la quale tutti e tre i candidati hanno, invece, promesso una particolare attenzione all’ambiente e alla riduzione dell’impatto del progetto sull’area San Francesco.


Quando la scorsa Amministrazione introdusse le strisce blu a San Donato, immaginandola come un ulteriore strumento per una una Città più vivibile e sostenibile e dando seguito a quanto aveva inserito all’interno del proprio programma elettorale e amministrativo, commise l’errore di non coinvolgere a dovere cittadine e cittadini. Il Partito Democratico ha pagato anche quello sbaglio uscendo sconfitto dalle scorse elezioni.

Squeri e la sua maggioranza avevano la possibilità di non commettere gli stessi errori del passato e di prendere spunto dalle progettualità virtuose portate avanti dalla scorsa Amministrazione. È, invece, sempre più evidente che la loro scelta di governo consista nel buttare via tutto l’esistente, non prendere alcuna decisione e direzione per il futuro e persistere con gli errori già commessi.


Ora che il Consiglio ha affossato il referendum, il PD chiederà che venga istituita una Commissione Consiliare di studio, perché almeno i Consiglieri vengano coinvolti nei prossimi passaggi.

È chiara la volontà della Giunta di non frapporre ostacoli alla realizzazione dello stadio a San Donato (che stando alle dichiarazioni del Milan e del Sindaco non verrà in alcun modo rallentata dall’Amministrazione), ma rifiutare il confronto e il coinvolgimento dei cittadini è una scelta grave, che dimostra che la partecipazione non è la priorità di Squeri e della sua maggioranza, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale.


Mentre aspettiamo che il Sindaco spieghi, come ha promesso, quali sono i benefici che porterebbe lo stadio ai sandonatesi e al territorio, Il Partito Democratico continuerà a lavorare perché tutti i cittadini vengano coinvolti - anche chi ha già manifestato la propria contrarietà a questo progetto - e spiegherà le proprie proposte politiche per una Città che torni a essere protagonista, affrontando le criticità e dando risposte concrete ai bisogni delle cittadine e dei cittadini. A San Donato non serve uno stadio, ma visione e progettualità, sui Palazzi Uffici, sul Parco Mattei, su Piazza della Pieve, sul Pratone e sui servizi di tutti i quartieri della Città.


Partito Democratico San Donato Milanese



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