Regionali: la sfida è aperta

Lunedì è partito il consueto ciclo di dirette dedicato alle nostre candidate e ai nostri candidati. Donne e uomini che hanno deciso di mettersi in gioco con Pierfrancesco Majorino Presidente per cambiare la Lombardia. Vi aspettiamo dunque dal lunedì al giovedì sulla pagina FacebookPD Milano Metropolitana, gli ospiti vengono pubblicati la mattina stessa. A proposito di regionali, sabato scorso con Majorino abbiamo presentato le idee del centrosinistra per il futuro della nostra Regione: una Lombardia capace di innovare e allo stesso tempo includere, con una sanità accessibile e territoriale, con i trasporti pubblici efficienti, capillari e gratuiti per tutti gli under 25 e con nuove politiche a favore della sostenibilità, del tessuto produttivo, del diritto allo studio e dell’edilizia residenziale pubblica. Nei prossimi giorni sarà online il programma completo.

Da questo fine settimana iniziano i weekend tematici. Nelle strade e nelle piazze grazie alle tantissime volontarie e ai tantissimi volontari distribuiremo il nostro materiale dedicato a ciascun tema. Domani partiamo con le politiche sulla casa. Con Majorino Presidente trasformeremo, senza sconti, le politiche sulle case popolari, oggi gestite da Aler. La gestione di Aler fa acqua da tutte le parti: a fronte di oltre 15mila alloggi regionali non è accettabile che le liste di scorrimento siano lunghissime e in stallo! Gli alloggi popolari devono essere rapidamente ristrutturati e messi a servizio delle persone. Supporteremo anche gli under 35 con un contributo per pagare l'affitto.

Abbiamo ripresentato in Parlamento a firma Madia, Gribaudo, Quartapelle, Merola, Scarpa e Giorgis la proposta di legge sul diritto di voto per le elezioni politiche in un comune diverso da quello di residenza. Una legge necessaria e giusta che prima dell’incosciente caduta del governo Draghi avevamo già calendarizzato. È il momento di compiere questo importante passo in avanti garantendo il diritto di voto ai cinque milioni di italiane e di italiani che per motivi di studio, lavoro e salute sono domiciliati in un comune diverso da quello di residenza.