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Lo stadio in Consiglio comunale

Lo scorso Consiglio comunale di martedì 20 giugno si è finalmente parlato di stadio a San Donato.


Le forze di minoranza hanno scelto di discutere del tema dello stadio, fino a quel momento noto solo tramite dichiarazioni rilasciate alla stampa e alla lettera del Sindaco che molti tra noi cittadini hanno ricevuto anche nella propria casella postale (e che è per sua natura “di parte”).

Due erano le mozioni presentate sul tema. Come Partito Democratico abbiamo scelto di presentare due emendamenti alla prima mozione, del Consigliere Forenza - condividendo la sua richiesta di istituire una commissione consiliare speciale sul tema stadio - al fine di ampliare ulteriormente il confronto e la partecipazione dei cittadini, con forme ulteriori di dibattito pubblico. E abbiamo votato a favore della mozione che chiedeva al Consiglio di esprimere la propria contrarietà all’ipotesi di edificare il nuovo stadio del Milan a San Donato. La Maggioranza ha, invece, scelto di bocciare i nostri emendamenti ed entrambe le mozioni, dicendo che non avrebbero espresso alcuna opinione senza prima aver visto un progetto e chiarendo che starà a loro decidere come coinvolgere i cittadini e con quali strumenti di condivisione e partecipazione.


Tutto legittimo e tuttavia a noi sembra molto chiaro che “uno stadio è uno stadio”, fatto a forma di stadio e impattante quanto può esserlo uno stadio. Qui trovate l’intervento del Segretario alla manifestazione di sabato 17 giugno di fronte al Municipio:



Non ci si vuole sbilanciare dicendo di voler aspettare un progetto? Eppure le uniche posizioni della maggioranza note sul tema sono quelle che il Sindaco Squeri ha rilasciato ai giornali, dicendo ad esempio che “il sito è ideale” e che siccome il Milan chiede rapidità, i tempi degli uffici potrebbero essere celeri, chiudendo il tutto in 6-8 mesi. Dichiarazioni non particolarmente caute.


Bocciate le mozioni si è discusso dell’Ordine del giorno presentato dai nostri Consiglieri, che chiedeva al Consiglio e alla Giunta di esprimere, con un atto politico, la propria preferenza affinché lo Stadio del Milan resti a Milano e in particolare nel comparto di San Siro. Perché abbiamo presentato un Ordine del giorno e non una mozione? Proprio per permettere al Consiglio di esprimersi, non su un’ipotesi, ma su un principio: lasciando da parte tutte le criticità e problematiche che la costruzione di uno stadio a San Donato porterebbe e parallelamente tutti i benefici e vantaggi che i già-favorevoli immaginano, se pensiamo che la riduzione del consumo di suolo, la rigenerazione urbana, la tutela dell’ambiente siano principi fondamentali, non possiamo che pensare che la soluzione migliore - non solo per San Donato, ma per tutta l’Area Metropolitana - sia quella di realizzare il nuovo stadio proprio nel comparto di San Siro.

La maggioranza ha scelto di bocciare anche questo atto, dicendo di non potersi esprimere su ciò che non riguarda San Donato (eppure quando a marzo presentammo un Ordine del giorno per esprimere solidarietà a quella Preside di Firenze che aveva scelto di condannare le aggressioni di matrice neofascista avvenute in Città, la maggioranza approvò - giustamente - quell’atto, senza accampare fragili scuse).


Da quest’ultimo Consiglio comunale usciamo con tre atti bocciati, l’accusa di non essere seri e l’ennesimo profluvio di giudizi e critiche in libertà sulla scorsa Amministrazione. Ciò che ancora una volta non portiamo a casa è una qualche dichiarazione della maggioranza su ciò che loro vogliono, ciò che loro intendono fare e come loro immaginano la Città da qui ai prossimi anni.

Lo ricordiamo ancora una volta, a scanso di equivoci, le scorse elezioni comunali hanno assegnato al Sindaco Squeri e alla sua maggioranza l’onore e l’onere di governare. A rispondere delle scelte o non scelte di questa Amministrazione non sarà il Partito Democratico. Ci permettiamo quindi di suggerire al Sindaco, alla Giunta e ai Consiglieri di maggioranza di prendere posizione, di decidere, di agire, di scegliere e di preoccuparsi meno di accodarsi a chi - a destra - vede la ghiotta occasione di fare opposizione all’opposizione, scagliandosi contro il resto della minoranza piuttosto che giudicando l’operato di chi governa.



Qui trovate la diretta registrata dello scorso Consiglio:



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