In Consiglio delle attese
Dalla pagina Facebook di Chiara Papetti
Ieri sera si è svolto un consiglio comunale che ho definito il consiglio delle attese perché su ogni dibattito la conclusione era: “noi stiamo lavorando per…” e noi consiglieri e noi cittadini dobbiamo attendere!
Dobbiamo attendere e sembrerebbe inutile presentare mozioni, perché quello che chiediamo lo stanno già facendo e avremo le risposte: come sempre la maggior parte delle mozioni vengono bocciate.
Dobbiamo attendere le risposte alle domande che facciamo in consiglio a cui viene data una risposta parziale e non esaustiva (sto aspettando dal 19 settembre scorso le risposte a domande fatte in consiglio).
Dobbiamo attendere gli sviluppi dei progetti riguardanti le delibere urbanistiche portate ieri in consiglio.
Potrei continuare l’elenco perché le richieste di attesa si ripetono da molti consigli e in diversi campi.
Unica cosa certa emersa dal consiglio di ieri è che dal 15 dicembre avremo la nuova Segretaria Generale! Ottima notizia.
Ieri sera abbiamo discusso ben 3 mozioni e dalle 15 mozioni in attesa di essere discusse anche da più di un anno siamo scesi a 12, anzi a 11 perché il Consigliere Forenza ne ha ritirata una.
Mozione n. 1 - Rimodulazione parcheggi a pagamenti (presentata l’11 agosto 2022) - Bocciata, stanno già definendo nuovi parametri con l’operatore!
Mozione n.2 - Nuovo piano spazzamento agevolato delle strade: aumento numero di strade interessate (presentata l’8 febbraio 2023) - per questa mozione ci sarebbe un appalto in essere con un capitolato in cui sono ben definite le questioni sollevate dalla Consigliera Falbo: secondo noi basterebbe attuare il capitolato stesso e intervenire con maggiori controlli: Bocciato!
Mozione n. 3 - Gestione aree di confine e loro decoro (presentata l’1 settembre 2023) - Approvata all’unanimità!
Arriviamo ora alle due delibere di varianti/rettifiche/modifiche al Piano di Governo del Territorio (PGT)
Non sono delibere semplici da spiegare in poche parole, ma hanno in comune uno stesso principio: interesse privato alrispetto all’interesse pubblico che come amministrazione si è chiamati a tutelare.
La prima delibera riguarda gli ambiti di ricomposizione (sono tre nel PGT vigente via Correggio -ex Dpiu- via Unica Poasco -area vecchia cascina vicino alla chiesa- e Via Olona -quella che tratteremo anche nella delibera successiva-), e il possibile spostamento dell’edilizia residenziale sociale dovuta nelle nuove possibili e probabili edificazioni, in altre aree della città da definirsi e a ora non ben identificate (variante all’art. 16 delle norme attuative del PGT).
La prima nota da sottolineare è stata la mancata presentazione delle indicazioni in merito alla scelta politica che porta a questa variante. Variante che all’inizio volevano far passare come una mera variante tecnica.
La discussione è stata ampia, i consiglieri di minoranza intervenuti, chiedendo anche un rinvio per la fumosità del deliberato, hanno chiarito da diversi punti di vista il loro disaccordo rispetto a questa scelta politica.
A mio avviso, con questa variante, viene a mancare l’obiettivo del gruppo di lavoro, formato da tecnici e politici di maggioranza e di minoranza, che ha definito il vigente PGT, ricordo votato all’unanimità dal consiglio della vecchia legislatura.
Viene stravolto, in particolare modo per l’area più centrale di Via Correggio, quello che tra gli obiettivi è il cardine principale del PGT: ‘una città inclusiva e attrattiva’ dove si parla di contrasto alle disuguaglianze economiche e sociali tanto care a questa amministrazione.
Viene cancellato il concetto di ‘rigenerazione urbana come metodo per risolvere le principali conflittualità ed esigenze del sistema urbano’, l’approccio concreto e puntuale che ‘punta a ricucire le diverse parti di città mirando a uno sviluppo equilibrato e sostenibile ricucendo il gap tra gli ambiti a città-giardino e il patrimonio edilizio meno qualificato’. Tutti concetti e azione concrete atte a creare una ‘una città rigenerata e ospitale’, ‘una città bella e abitabile’ sempre obiettivi del PGT.
Forse, invece di permettere lo spostamento di appartamenti dedicati alle residenze sociali da ambiti edificabili ritenuti di “lusso” in altri ambiti () si sarebbero potute intraprendere altre modalità per assicurare il principio dell’inclusione.
Abbiamo dimostrato più volte come minoranza, di poter e voler dare e proporre nostri suggerimenti, soprattuto in merito ad argomenti che conosciamo nei dettagli, ma come dimostrato più volte manca la propensione all’ascolto, al confronto e all’attenzione.
Per la seconda delibera riguardante l’ambito di Certosa prendo in prestito il post fatto da Andrea Battocchio https://www.facebook.com/groups/790567834291520/permalink/7615068738508028/ che ben spiega la situazione.
Quello che abbiamo chiesto alla maggioranza in consiglio, per questa delibera, è stato di spiegarci quale sarebbe l’interesse pubblico per i cittadini rispetto all’interesse privato del proprietario dell’area. Interesse privato di un proprietario che ha in atto un ricorso al TAR della Lombardia verso la nostra amministrazione proprio per questa area, ricorso che nessuno ieri è stato in grado di spiegarci.
La risposta è stata: l’interesse pubblico è sicuramente lo sviluppo futuro dell’area verso il già definito parco di Via Volturno! Peccato che nella delibera non si faccia alcun riferimento a interventi di questo tipo.
Attenderemo e vorremo capire quale visione di città e del quartiere ha questa amministrazione, anche perché, mi preme sottolineare, che i cittadini di Certosa hanno a disposizione nel loro quartiere il minor numero di mq per abitante di verde rispetto al resto della città e che col PGT si era riusciti a ridurre il volume dell’edificabile in un quartiere già fortemente penalizzato dalle ultime costruzioni di via Piave/Greppi!
Le due delibere sono state votate a favore dalla maggioranza!
Se vi siete incuriositi potete approfondire i temi trattati guardando il consiglio al seguente link: https://sandonatomi.synedrio.eu/vod/655fa1c669603e118a219090
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