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Approvata quasi all'unanimità la variante al piano regolatore


Il 28 ottobre il Consiglio Comunale ha approvato quasi all'unanimità - 19 voti a favore e un solo contrario - la proposta di adozione della Variante al Piano di Governo del Territorio che traccia gli scenari di sviluppo della San Donato del 2030. Il voto a favore di gran parte dei consiglieri di minoranza indica come il piano sia stato ampiamente condiviso.


Ha scritto il sindaco Andrea Checchi:

"E' stato un percorso veramente importante durato più di 2 anni coordinato dall’Assessore all’Urbanistica, Gianfranco Ginelli, che grazie al grande lavoro dell’Ufficio Urbanistica del Comune ha prodotto un lavoro più che egregio! Il tutto è stato possibile grazie al valido contributo del PIM e del Dipartimento Studi Urbani del Politecnico di Milano!

I punti salienti delle nostre scelte sono:

  • 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨: in una città ormai quasi del tutto costruita si è puntato ad interventi puntuali, minimi di qualità più che di quantità! Valorizzare la qualità urbanistica della nostra città.

  • 𝐑𝐢𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐚: intesa come mix funzionale, semplificazione procedurale, incentivazioni varie per favorire l’insediamento di attività innovative; tutto questo si trascina dietro anche una migliore qualità architettonica ed ambientale, come ad esempio tetti verdi, efficientamento energetico degli edifici (a partire da quelli comunali!), superfici verdi permeabili, servizi urbani facilmente raggiungibili…

  • 𝐍𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨𝐥𝐨: il passaggio dal 26% del non consumo di suolo (dato di partenza minimo indicato da Enti superiori) al 39% (valore raggiunto dalla nostra Variante) è un risultato straordinario! Noi, nella Variante, siamo riusciti a raggiungere un valore decisamente maggiore a quello prescritto che aumenta del +50% in più questo indice/valore obiettivo puntando decisamente ad un reale sviluppo compatibile.

  • 𝐕𝐞𝐫𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à. La Variante esalta e consolida 2 temi fondamentali: il sistema/la rete dei parchi cittadini a piena fruibilità che partendo dal Laghetto di via Europa, tramite il parco della Legalità transita nel parco dell’Infinito e nel parco dei Conigli per arrivare al nuovo sistema del verde urbano con il progetto di Arbolia, così come è opportuno qui citare il futuro Parco Gustavo Hauser sulla Campagnetta // i corridoi ecologici consolidati da una fitta Rete Verde Urbana: nella Variante si è tenuto conto del patrimonio verde che da sempre caratterizza la nostra città!

  • 𝐔𝐧 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐢𝐭𝐭à: rete di piste ciclabili da rafforzare, da migliorare (quelle già esistenti) e da mettere in sicurezza (ad es. quella di Viale de Gasperi), da costruire ex novo (Bike Way con Milano-San Giuliano-Melegnano) // rete dei mezzi del trasporto pubblico su rotaia da rafforzare (prolungamento MM3 e stazione FS Poasco) // no nuove strade se non quelle che servono ad evitare il traffico d’attraversamento.

  • 𝐋’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐛𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 è 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐜𝐚𝐥𝐦𝐢𝐞𝐫𝐚𝐭𝐢: nella Variante tutto questo si definisce come “Edilizia Residenziale Sociale” (vedi Art. 16 del Piano delle Regole), cioè la realizzazione di nuove abitazioni a prezzi o a canoni (nel caso dell’affitto temporaneo) inferiori a quelli di mercato…qua dentro ci inseriamo: l’edilizia convenzionata o gli alloggi affittati con patto di futura vendita // l’edilizia in locazione a prezzi contenuti // residenze temporanee (studentati, residence, cohousing…).

Tutto questo si realizza negli ambiti di Trasformazione / di Ricomposizione / di RigenerazioneUrbana

Nel 2030 avremo una SDM più verde, più sostenibile, con più servizi e sicuramente più a misura delle persone!".


Ha scritto il vicesindaco e assessore all'urbanistica Gianfranco Ginelli:

"Un lavoro lungo e impegnativo, durato due anni, un lavoro di squadra, fortemente condiviso che trova riscontro in un voto significativo espresso dalle forze politiche presenti in Consiglio e che sicuramente fa ben sperare per il futuro della nostra città.

Un ringraziamento speciale ai tecnici del Comune di San Donato Milanese al PIM - Centro Studi per la Programmazione Intercomunale dell’area Metropolitana ed al Politecnico di Milano (dipartimento di architettura e studi urbani)".





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