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La Direzione Nazionale del PD dopo le dimissioni del governo Conte-Salvini-Di Maio

La Direzione nazionale del Partito democratico si è riunita mercoledì 21 agostoha approvato per acclamazione all'unanimità l'ordine del giorno (vedi sotto) che riassume di fatto la linea e la relazione del segretario Nicola Zingaretti

La Direzione Nazionale del Partito Democratico:

Giudica la caduta del governo lo sbocco naturale e necessario del fallimento della maggioranza gialloverde responsabile di una paralisi dell’economia, di un impoverimento diffuso, un tessuto imprenditoriale ulteriormente provato e di un isolamento senza precedenti dell’Italia sulla scena europea e internazionale.

Rivolge un appello alle organizzazioni territoriali affinché sviluppino il massimo della mobilitazione e della iniziativa democratica in un passaggio particolarmente delicato per il futuro del Paese.

Ripone massima fiducia nell’azione del Presidente Mattarella che ringraziamo per l’opera incessante di tutela delle istituzioni e delle procedure democratiche.

Ritiene che in assenza di una chiara e solida maggioranza espressione del Parlamento attuale lo sbocco naturale della crisi siano nuove elezioni.

Nel pieno rispetto delle sue prerogative la delegazione del Pd indica al capo dello Stato i presupposti sui quali intende concentrare la propria iniziativa per l’avvio di una fase politica nuova e la verifica di un’altra possibile maggioranza parlamentare in questa legislatura:

  • L’impegno e l’appartenenza leale all’UE per una Europa profondamente rinnovata, un’Europa dei diritti, delle libertà, della solidarietà e sostenibilità ambientale e sociale, del rispetto della dignità umana in ogni sua espressione;

  • Il pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa incarnata dai valori e dalle regole scolpite nella Carta Costituzionale a partire dalla centralità del Parlamento;

  • L’investimento su una diversa stagione della crescita fondata sulla sostenibilità ambientale e su un nuovo modello di sviluppo;

  • Una svolta profonda nell’organizzazione e gestione dei flussi migratori fondata su principi di solidarietà, legalità sicurezza, nel primato assoluto dei diritti umani, nel pieno rispetto delle convenzioni internazionali e in una stretta corresponsabilità con le istituzioni e i governi europei;

  • Una svolta delle ricette economiche e sociali a segnare da subito un governo di rinnovamento in una chiave redistributiva e di attenzione all’equità sociale, territoriale, generazionale e di genere. In tale logica affrontare le priorità sul fronte lavoro, salute, istruzione, ambiente, giustizia. Evitare l’inasprimento della pressione fiscale a partire dalla necessità di bloccare con la prossima legge di bilancio il previsto aumento dell’IVA.

Se tali condizioni troveranno nei prossimi giorni un riscontro basato sulla necessaria discontinuità e su un’ampia base parlamentare siamo disponibili ad assumerci la responsabilità di dar vita a un governo di svolta per la legislatura.

In caso contrario il Partito Democratico coinvolgerà le forze politiche disponibili a costruire un progetto di alternativa e rigenerazione dell’economia e della società italiana. Ci rivolgeremo alle energie più consapevoli della società, i giovani, le donne, movimenti, associazioni, la rete diffusa del civismo, dei sindaci e degli amministratori.

In un passaggio così delicato l’unità e compattezza del Partito Democratico, pure nella ricchezza del suo pluralismo, è una garanzia di tenuta per l’intero sistema politico e istituzionale.

La democrazia e i suoi canali di partecipazione sono un patrimonio prezioso che oggi tutte e tutti noi dobbiamo preservare in uno spirito di unità del più largo campo progressista.

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