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Parco Mattei - Lotto1: A che punto siamo?


In estrema sintesi la vicenda relativa al bando di gara lotto 1 (l’area del parco a sud che comprende le piscine, il palazzetto polivalente, i campi tennis e l’area ristoro) per la riqualificazione del Parco Mattei si riassume in quattro passaggi chiave:

  1. A maggio 2017 si chiude il bando di gara per il lotto 1.

  2. La stipula del contratto, viene subordinata, in accordo con l’operatore stesso, alla presentazione del progetto definitivo, del piano economico finanziario.

  3. Tra giugno 2017 e dicembre 2017 vengono completate con esito positivo le verifiche di onorabilità e formali relative ai requisiti societari dell’aggiudicatario. L’aggiudicazione diventa così definitiva.

  4. Contestualmente inizia una fase di dialogo tra le parti (Comune e Operatore) per definire i documenti di cui al punto 2.

A che punto siamo oggi? A seguito dei rilievi puntuali per la progettazione definitiva, l’operatore ha avanzato richieste per spese non preventivabili in sede di gara riguardanti: opere strutturali aggiuntive, bonifiche ambientali (amianto), sostituzioni impianti per carenze documentali e richieste della soprintendenza. Tali maggiori spese, riscontrate dall’operatore, hanno comportato la necessità di alcune modifiche progettuali e di un riequilibrio del piano economico finanziario per compensare i maggiori oneri previsti.

Oggi, dopo un anno di lavoro, si è arrivati alla definizione da parte dell’operatore del progetto definitivo, che rappresenta una variante al progetto iniziale, e che soddisfa entrambe le parti. Restano tuttavia, delle distanze rispetto alle possibilità normative applicabili, che non hanno ancora consentito la sottoscrizione del contratto tra le parti. Il mancato accordo su questi punti è la causa dello stallo sull’avvio del progetto di riqualificazione.

Ultimi sviluppi, vicenda ANAC Recentemente, luglio 2018, ANAC (Agenzia Nazionale Anticorruzione), a fronte di un esposto fatto nel corso della scorsa campagna elettorale, ha presentato al Comune una richiesta di acquisizione dei documenti di gara. ANAC, lo ricordiamo, ha diverse funzioni, tra cui quella di controllo preventivo dello svolgimento delle gare pubbliche di appalto.

A questo riguardo è importante precisare che tra le diverse funzioni spiccano:

  • L’attività di vigilanza su contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, per i quali richiede 180 giorni per esprimersi.

  • Il rilascio dei pareri di precontenzioso vincolanti tra le parti entro 30 giorni dalla richiesta.

Semplificando, ANAC può essere consultata preventivamente quando sussiste una divergenza di interpretazione sulle condizioni del bando tra le parti e la sua risposta, che per legge è dovuta in 30 giorni, ha valore vincolante per le parti, qualora le parti ne facciano richiesta.

Passi futuri, Considerazioni politiche Fermo restando che è solo compito degli uffici tecnici dirimere e giudicare le questioni tecniche, economiche e giuridiche, è invece nostro compito, alla luce delle condizioni determinatesi, quello di fornire indicazioni politiche riguardo il percorso da seguire.

Su questo la nostra posizione è chiara: in assenza di un accordo tra le parti vediamo come unica possibile soluzione quella di fare ricorso ad una terza parte arbitrale, che nella fattispecie potrebbe essere la stessa ANAC (tramite procedura congiunta), in grado di esprimere un parere formale e imparziale sulle divergenze createsi.

Crediamo fermamente che non vi siano altre soluzioni e che vada scongiurata qualunque ipotesi di ribandire completamente la gara perché questo vorrebbe dire dilatare enormemente i tempi di avvio lavori, perdere l’investimento dell’operatore e ripetere per la terza volta una procedura di gara.

Riteniamo che non sia percorribile nemmeno una terza soluzione che consisterebbe nel completare il progetto a spese del Comune. Questa proposta risulta infatti a nostro parere la meno praticabile, sia dal punto di vista tecnico/gestionale (non disponendo il Comune delle competenze per gestire un progetto così complesso), sia dal punto di vista politico, in quanto impegnerebbe risorse talmente ingenti da non permettere nessun altro intervento per la città.

Per tutto questo, sollecitiamo l’Amministrazione Comunale a valutare rapidamente la percorribilità dell’opzione di ricorrere ad una terza parte arbitrale, in modo da sbloccare la situazione di stallo determinatasi e arrivare ad una rapida e soddisfacente conclusione di questa vicenda.

Andiamo avanti e facciamolo rapidamente perché la città ha bisogno di risposte certe sul futuro del parco Mattei!

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