Quello che vogliamo per San Donato
A settembre in Consiglio Comunale si è parlato del programma con cui la Maggioranza è stata riconfermata al governo della città. È stata un’ottima occasione per rimetterci in discussione e tornare a porci domande chiave per il futuro di SDM: Che città vogliamo lasciare alle prossime generazioni? Su quali punti di forza vogliamo investire per garantire un futuro al nostro Comune?
Quali azioni vogliamo promuovere per rilanciare la nostra città?
Dare risposta a questi interrogativi equivale a decidere in quale direzione si vuole portare SDM. La pianificazione strategica è l’elemento distintivo di questa coalizione di governo. Noi abbiamo una visione chiara e ambiziosa: sappiamo dove vogliamo portare la città.
Il nostro piano di sviluppo urbano poggia su principi di sostenibilità, innovazione e inclusione. Per rilanciare il nostro territorio è indispensabile costruire meccanismi di coordinamento che facilitino la cooperazione tra enti pubblici e operatori privati di tutto il contesto metropolitano. In questo senso un obiettivo strategico di questa Amministrazione è sviluppare e valorizzare le reti e le relazioni con gli amministratori dei Comuni limitrofi, con i referenti degli Enti superiori, con le imprese e le associazioni del territorio. Per definire il posizionamento strategico della nostra città, possiamo contare su uno dei suoi tradizionali punti di forza: il settore terziario, che ha il vantaggio di produrre un alto valore aggiunto pur minimizzando gli impatti ambientali. In questo contesto l’offerta di servizi sussidiari fornita dal terzo e dal quarto settore costituisce una risorsa fondamentale per il benessere di tutti i cittadini.
Le azioni concrete che stiamo portando avanti per realizzare questo piano sono diverse. Stiamo costituendo un sistema di mobilità sempre più capillare, intermodale e interconnesso (prolungamento delle linee 77 e 45, installazione nuove stazioni bike sharing, implementazione del car sharing, apertura velostazione). L’Amministrazione sta promuovendo e coordinando interventi mirati per rendere più fruibili, sicure e accessibili alcune zone di SDM. In questi cinque anni ridefiniremo il profilo della città (alcuni esempi sono Triulziana-Kennedy, Certosa e Di Vittorio, Pratone e molte altri interventi che risponderanno alle esigenze espresse dai quartieri cittadini). Stiamo attivando percorsi di partecipazione e inclusione per massimizzare l’efficacia delle scelte amministrative e valorizzare il capitale umano di cui la comunità dispone. I cittadini sono il focus delle nostre politiche, ma sono anche la nostra più grande risorsa. Si pensi a tutti i benefici portati dai patti di collaborazione e dal Bilancio Partecipativo. Due formule differenti di coinvolgimento, grazie alle quali è stato possibile realizzare progetti di riqualificazione urbana e servizi che hanno ridato vitalità e allegria a diversi luoghi della città.
Ascolto, partecipazione, inclusione e coinvolgimento saranno le parole d’ordine di questo mandato.